Il Transito dei Santi Patroni e la Dedicazione della chiesa

Il 14 febbraio, in cui nella nostra parrocchia festeggiamo i Santi Valentino e Damiano, è Mercoledì delle Ceneri, solenne inizio della Quaresima. In questo giorno particolare non si possono festeggiare Santi e altre ricorrenze.

Per tale motivo, abbiamo pensato di celebrare la Solennità del Transito dei Santi Patroni e la Dedicazione della Chiesa madre il giorno precedente, a conclusione delle solenni Quarantore.

Al mattino, alle ore 8.30, diciamo la Santa Messa, al termine della quale faremo l’esposizione del SSmo Sacramento dell’Eucaristia e avremo tempo per l’Adorazione personale, fino a fine giornata.

Alle 17.40, poi, preghiamo il vespro, facciamo la benedizione Eucaristica e, ale ore 18.00, celebriamo la Santa Messa solenne per ricordare i Santi Patroni e la Dedicazione della chiesa madre.

Come tradizione, al termine della Messa, faremo la benedizione del paese con le Reliquie dei Patroni sul sagrato della chiesa per invocare la protezione dei Santi Valentino e Damiano sulla nostra comunità.

Le Solenni Quarantore

Domenica 11, lunedì 12 e martedì 13 vivremo le Solenni Quarantore, un tempo di adorazione prolungato. All’inizio, erano legate al Triduo Pasquale. Solo più tardi, i Gesuiti le proposero in forma solenne e festosa in occasione del Carnevale, di cui dovevano costituire un’alternativa. Ed è prevalsa questa formula che ancora rimane.

È opportuno che riscopriamo il valore e il culto per l’Eucaristia. Fare adorazione significa ritrovarsi alla presenza di Gesù Risorto, ascoltarlo e dialogare con lui. L’adorazione è momento di discernimento della propria vita davanti a Gesù-Eucaristia.

Scriveva Giovanni Paolo II nella Lettera ‘Dominicae Cenae’ (1980): «La Chiesa e il mondo hanno grande bisogno del culto eucaristico. Gesù ci aspetta in questo Sacramento d’amore. Non risparmiamo il nostro tempo per andarlo a incontrare nell’adorazione, nella contemplazione piena di fede e pronta a riparare le grandi colpe e i delitti del mondo. Non cessi mai la nostra adorazione!».

Arriva Carnevale!

Sabato 10 febbraio, dalle ore 15.30 alle ore 18.30, presso i locali dell’Oratorio (ex-Tribunale) faremo una grande festa in maschera per grandi e piccini.

Il divertimento è assicurato con giochi, musica e un fantastico ‘trucca-bimbi’.

In Oratorio è allestito un angolo bar/buffet per una pausa di ristoro.

Tutti i bambini devono essere accompagnati da un adulto (genitore o responsabile). Sono severamente vietate le bombolette spray.

Gino Bartali: un Giusto tra le Nazioni

Con il nostro Oratorio San Damiano abbiamo pensato ad un evento per la Giornata della Memoria a San Valentino in AC.

Stimolati dall’amico Paolo del Viscio, proponiamo una riflessione a partire dalla figura di Gino Bartali, campione di ciclismo, ma soprattutto di fede e di umanità.

Per il suo impegno a favore dei fratelli ebrei salvati dalla barbarie nazista, è stato annoverato tra i Giusti tra le Nazioni.

Appuntamento sabato 27 gennaio, alle ore 16.30, presso la Pietra d’Inciampo in Piazza San Nicola per il saluto del Sindaco e la preghiera del Parroco.

Quindi, presso la Sala Ammirati, la riflessione con interventi delle animatrici d’Oratorio per ricordare l’impegno a vivere questa Giornata. Quindi gli interventi di Gioia Bartali, nipote del grande Gino; Maurizio Formichetti e Luca Pelaccia che ci parleranno dello sport come veicolo di valori.

Vi aspettiamo tutti, perché è importante non dimenticare.

La festa di Sant’Antonio Abate

Con il canto de “lu Sant’Andonie”, porzione di un’opera teatrale scritta da Pasquale Stromei e musicata da Gaetano Iezzi che rievoca le Tentazioni del Santo, portata nelle case dal gruppo degli Amici del Sant’Antonio, abbiamo iniziato i preparativi per la festa in onore di Sant’Antonio Abate che avrà luogo domenica 21 gennaio prossimo.

Mercoledì 17, inoltre, memoria liturgica del Santo eremita, faremo l’ostensione dell’Effigie di Sant’Antonio Abate e la Santa Messa. Giovedì 18 iniziamo il Triduo in preparazione alla festa di domenica 21 gennaio.

Il programma religioso della mattinata prevede le Sante Messe, la benedizione degli animali e del mondo agricolo e la tradizionale processione in onore del Santo, accompagnata dalla Banda Città di Caramanico Terme.

Nel pomeriggio, poi, l’usanza popolare de ‘lu Sbannimènde’ con l’offerta delle ‘Frasche’ e del Canto del Sant’Antonio, che hanno conservato nel tempo la loro particolarità ed unicità.

Ma già da sabato 20 gennaio e poi durante la festa, saranno distribuiti, per le case del paese, le fave e il pane benedetto di Sant’Antonio: pane bianco per le persone e pane nero con le fave ammorbidite in acqua per gli animali.

La settimana della Parola

Camminiamo insieme verso la Domenica della Parola di Dio, voluta da Papa Francesco già da diversi anni, che ci aiuta a riscoprire la centralità e il primato della Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa.

Quest’anno, la riflessione è incentrata sul ‘kerigma’ (il primo annuncio della fede che gli Apostoli fecero dopo la Pasqua di Gesù).

Il giorno della Pentecoste Simon Pietro, proclamando la verità su Gesù, crocifisso e risorto in forza dello Spirito Santo, suscitò la fede e preparò al Battesimo tremila persone. Si può considerare questo il primo esempio di ‘kerigma’. E poi altre situazioni. Grazie a quel primo annuncio la fede è giunta fino a noi.

Per l’occasione, noi vivremo una ‘settimana della Parola di Dio’ che apriamo lunedì 15 con la lettura orante della Parola, poi, mercoledì 17 una catechesi introduttiva alla lettura del Vangelo di Marco (che leggiamo quest’anno nelle Messe festive), quindi una riflessione biblica all’adorazione del giovedì, l’intronizzazione del Libro della Parola sabato e le celebrazioni della domenica, con la sentita festa di Sant’Antonio Abate.

I giorni del Natale del Signore

Il tempo di Natale ci consente di contemplare il mistero dell’Incarnazione: di quel Dio, cioè, che nella pienezza del tempo, si è fatto carne nel grembo verginale di Maria SSma.

Questi giorni di grazia sono ricchi di celebrazioni che ci aprono all’incontro con il Dio-con-noi, con la Parola eterna che si fa carne nel Natale.

Inoltre, ci offrono l’opportunità di festeggiare la santità (Santo Stefano protomartire, San Giovanni apostolo ed evangelista, Santi Innocenti martiri, per citarne i più conosciuti).

Ancora, ci mostrano la famiglia di Gesù con Maria SSma e San Giuseppe. La Vergine Santa, poi, è anche celebrata come Madre di Dio (Theotokos).

Il 1° gennaio, poi, è la Giornata Mondiale per la Pace, voluta dal Papa San Paolo VI e che ancora viviamo per invocare dal Principe della Pace il dono della concordia e il superamento delle logiche di morte che la guerra genera e alimenta.

Infine, questo Tempo di gioia si conclude con l’Epifania (manifestazione del Signore a tutti i popoli della terra), per significare l’universalità della salvezza, e il Battesimo di Gesù, che Lo manifesta al popolo di Israele per iniziare la sua missione.

Il cammino dell’Avvento

Ci prepariamo per iniziare il cammino del Tempo di grazia dell’Avvento, in cui attendiamo il ritorno del Signore nella sua Gloria e contempliamo il mistero della sua Incarnazione.

Dentro questo percorso di speranza risplende, in modo speciale la figura di Maria Santissima Immacolata, Madre di Dio e della Chiesa. Ma anche il profeta Isaia, Giovanni il Battista e Giuseppe di Nazareth ci accompagneranno a vivere la vigilanza impegnata nell’attesa del ‘Giorno del Signore’.

Siamo invitati a vivere alcuni atteggiamenti: la vigilanza operosa e la preghiera intensa per un avvento pieno e definitivo; la missione escatologica per la testimonianza della speranza a tutta l’umanità; l’impegno ad essere operatori di pace e concordia, in un mondo segnato da guerre e contrasti; l’esperienza di essere con Maria e come Maria luogo della presenza di Dio che dona agli uomini la grazia del Salvatore.

Sintesi dei lavori dell’assemblea parrocchiale

  1. Un territorio in progressivo spopolamento e impoverimento

I numeri non sono tutto, ma sono sicuramente utili se li leggiamo nel modo giusto e ci facciamo aiutare. Questi ci dicono che la popolazione è in calo progressivo. In 5 anni a San Valentino abbiamo perso oltre un centinaio di abitanti e le prospettive non sono migliori neppure nei paesi del circondario. Tutto il territorio della Maiella pescarese si sta spopolando.

Anche il clero della diocesi risente di una forte flessione in negativo: attualmente, in diocesi abbiamo 147 sacerdoti (tra incardinati e ospiti) di cui 20 stranieri e 12 religiosi parroci; 27 preti non svolgono il ministero parrocchiale e 1 lo fa in modo limitato, per ragioni di salute. Quindi i preti attivi nelle 146 parrocchie al momento sono 120. L’età media dei sacerdoti è di oltre 65 anni e le prospettive sono di una drastica diminuzione di clero nel prossimo decennio.

Inoltre, in seminario ci sono 6 giovani nell’arco di 6/7 anni (se consideriamo anche l’anno propedeutico) e le prossime ordinazioni saranno tra 4 anni. Negli ultimi 3 anni non abbiamo avuto ingressi di nuovi seminaristi.

  • Il presente e il futuro della nostra Parrocchia e della Zona

Alla luce di questi numeri cosa succederà nel prossimo futuro? Ovviamente non possiamo fermare i processi storici: possiamo orientarli e prepararli o possiamo subirli senza possibilità di replica.

In diocesi si è già cominciato a pensare ad un riassetto delle parrocchie. Già si parla di unità pastorali con un parroco a servire più parrocchie in un cammino condiviso.

E San Valentino? Al momento non ci sono progetti concreti, ma non è lontana l’idea di una collaborazione con le parrocchie vicine. Ad esempio, potremmo iniziare con alcune esperienze insieme, quali il Catechismo – i ragazzi già vanno a scuola e fanno sport insieme e per loro sarà più facile – o le attività dell’Oratorio. Ma è tutta la vita delle comunità a dover essere ripensata nell’ottica di una progressiva unificazione: dalla celebrazione delle Messe a ogni altra attività e proposta.

  • L’Oratorio San Damiano e il coinvolgimento dei giovani e della comunità

Anzitutto bisogna fugare alcune precomprensioni e fraintendimenti. Cosa non è l’Oratorio: non è la sala giochi della parrocchia; non è il parcheggio dei ragazzi; non è solamente l’estate ragazzi; non è assolutamente una associazione tra le tante.

Cosa è, dunque, l’Oratorio: è un servizio pastorale della parrocchia; è luogo di crescita e di formazione umana e cristiana; è ‘ponte’ tra la Chiesa e la strada; è un laboratorio educativo, dove sviluppare le capacità di ciascuno attraverso un corretto protagonismo delle giovani generazioni. Lavoreremo con educatrici e animatori su alcune proposte per far crescere il nostro Oratorio.

  • Strutture e progetti: prospettive concrete e risorse necessarie

A livello di strutture, abbiamo tre edifici di proprietà: il Duomo, la Chiesa di San Donato e la Casa Canonica. Se la Chiesa parrocchiale è stata ristrutturata a seguito del sisma 2009 ed è in discrete condizioni, San Donato e la Canonica necessitano di interventi importanti non procrastinabili.

La Chiesa di San Donato è inagibile e danneggiata dal 2009; è in atto, purtroppo, un ulteriore degrado progressivo; avevamo presentato al Commissario per la ricostruzione il progetto esecutivo ma siamo stati esclusi all’ultimo giro di finanziamenti del 2022 (in verità i progetti finanziati sono ancora fermi per il cambio di Commissario…); proveremo a fare ulteriori richieste su più fronti.

Anche la Casa Canonica necessita di un intervento di recupero importante. Abbiamo delle ‘piccole’ economie per ripulire e ridare decoro allo stabile. Nostra intenzione è utilizzare tutta la struttura (non parte di essa, come facciamo adesso) per le nostre attività pastorali e socioculturali. Intendiamo riservare anche una congrua porzione per l’abitazione del parroco che deve stare a San Valentino (come richiesto dal Codice di Diritto Canonico) quale condizione essenziale per lavorare al meglio a vantaggio della comunità. Per un intervento definitivo, però, abbiamo bisogno di ulteriori risorse per le quali stiamo lavorando.

C’è anche una proposta di permuta della Casa Canonica con un immobile del Comune per cui attendiamo sviluppi; l’ultima ha visto la mediazione del presidente del Parco Maiella, l’Arch. Lucio Zazzara, che sta portando avanti un progetto di recupero di alcuni castelli per creare un percorso turistico nel territorio del Parco, che comprenderebbe anche San Valentino.

Io ho puntualizzato tre cose in merito: anzitutto, non decido da solo ma devo coinvolgere la comunità (e su questo vi ho chiesto di aiutarmi…); inoltre, noi possiamo proporre, ma poi dobbiamo sottoporre il tutto alla valutazione del Consiglio Affari Economici Diocesano presieduto dal Vescovo che darà il suo parere (e non è scontato sia favorevole); infine, prima di dire o fare qualsiasi cosa, vogliamo leggere bene tutte le carte e scegliere per il bene maggiore della comunità.

don Rocco D’Orazio, parroco

Un modo nuovo di essere parrocchia

Nella sua struttura bimillenaria, la parrocchia si è continuamente rinnovata nelle sue modalità di presenza sul territorio. Oggi, più che mai, c’è bisogno di un cambiamento di rotta: il tempo del campanile autoreferenziale è finito; è urgente imparare a camminare insieme attraverso nuove forme pastorali.

Diversi fattori necessitano scelte coraggiose e radicali. Anzitutto il numero dei sacerdoti è in netta diminuzione e sale l’età media di coloro che sono nel ministero; inoltre, le comunità più piccole si spopolano sempre più rapidamente e vengono meno le forze in campo al punto che per molti non è più possibile garantire anche i servizi di base come, ad esempio, la Messa quotidiana e/o la catechesi per l’Iniziazione Cristiana.

Come rispondere a questa situazione? Come poter essere comunità di credenti che abitano questo territorio complesso raccogliendone le sfide? Quali criteri per un agire pastorale rinnovato? Quali i passaggi operativi e i linguaggi necessari per attuarlo nel nostro vissuto concreto? Quale futuro per San Valentino e la Zona Pastorale di Scafa?

Di queste urgenze e di altre questioni pratiche parleremo nella nostra Assemblea parrocchiale di venerdì 24 novembre prossimo, alle ore 21.00, nella chiesa madre, a cui invitiamo tutti a partecipare. Sarà un momento di preghiera, di ascolto e di condivisione per iniziare a ripensare la nostra comunità alla luce dei segni dei tempi. La nostra bussola sarà, come sempre, il Vangelo.

Schede per la riflessione sulla Parrocchia

Schede per la riflessione sull’Oratorio