Natura e finalità
Per capire finalità e funzioni del Consiglio Pastorale Parrocchiale (CP) dobbiamo intendere prima di tutto che cos’è la parrocchia: essa è una comunità di fedeli (presbiteri, diaconi, consacrati/e e laici) a servizio di Cristo e dei fratelli, impegnata a realizzare la comunione piena e duratura per la costruzione del Regno di Dio. Allora, il CP è anzitutto l’organo di comunione che rappresenta l’immagine della fraternità autentica dell’intera comunità parrocchiale, nell’unità della fede e nella varietà dei suoi carismi e ministeri. Ancora, è l’organo di partecipazione responsabile dei fedeli alla vita e alla missione della parrocchia. Infine, è l’organo dell’obbedienza e del consiglio per aiutare il parroco nelle decisioni pastorali importanti in obbedienza al Vangelo.
Difficoltà e valori
Bisogna, però, considerale le possibili difficoltà. Penso al peso eccessivo dato all’organizzazione a scapito della prospettiva missionaria; alle tensioni per questioni di rappresentanza (p.e. “o io o lui…” ed altro); al difficile equilibrio tra “clericalismo” (la Chiesa è del prete e se la vede lui…) e “democratismo” (la chiesa è di tutti, quindi è di nessuno; non ci sono regole e riferimenti precisi…); al rischio di confusione con altre forme di consiglio (comunale, di quartiere, di fabbrica…).
Dall’analisi di ciò scaturiscono alcuni valori da recuperare. Anzitutto, la partecipazione alla vita pastorale della parrocchia si realizza mediante il “consigliare” che non è un atto facoltativo, ma al contrario assolutamente necessario per le scelte pastorali. Così, il CP è al servizio della comunità e ogni rappresentante è chiamato a guardare alla vita della comunità nel suo insieme e a dare un apporto secondo l’identità che è propria di ciascun membro.
Capiamo, quindi, che la nascita di un CP presuppone un cammino di conversione, un cambiamento radicale di mentalità. Recuperare continuamente tali valori, aiuterà a superare le tensioni e le contrapposizioni e coinvolgerà in massima parte tutti i membri della comunità stessa.
Compiti e obiettivi
I compiti del CP sono diversi. Per primo, dovrà favorire la comunione tra il parroco, i fedeli laici e il vescovo. Inoltre, ha il dovere di accogliere ed ascoltare tutti per assumere responsabilmente quelle indicazioni che sembreranno le migliori a realizzare il fine a cui tende il cammino della parrocchia, e promuovere di conseguenza tutte le attività pastorali necessarie.
Il CP è formato da fedeli che partecipano assiduamente alla vita della Chiesa. È retto, quanto alla sua composizione e al suo funzionamento, dalle norme stabilite dal vescovo diocesano. È presieduto dal parroco che è il rappresentante legale della parrocchia sia dinanzi alla Chiesa che all’autorità civile. Vi partecipano di diritto le suore e i rappresentanti delle confraternite. Elegge un segretario che organizzi il lavoro del CP e svolga un’azione di collegamento tra i diversi gruppi e informazione delle attività in atto.